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Zodiaco

Il simbolo e la sua interpretazione sono per me motivo di curiosità e fascino, ogni volta che ho potuto superare la superficie per sviscerare origini e linguaggio ho trovato un piccolo tassello di un quadro esoterico via via più profondo e complesso, ma sopratutto sempre coerente con se sesso e con i principi che lo definiscono.

Il simbolo silenzioso cui dedico questa mia piccola tavola è pesantemente presente nella vita profana con una valenza in evidente disaccordo con il tempio massonico che è si esoterico, misterioso, iniziatico ma con una pregnante anima illuministica e razionale.

Non sorprende la presenza di una statua, ad esempio, di venere, qui intesa non come divinità pagana appartenente ad un olimpo di Dei variegati, ma nella sua accezione di bellezza per antonomasia, quindi il concetto del quale la divinità greca è in realtà solo l’etimologia della rappresentazione.

Ma lo zodiaco.

Lo zodiaco è oggi emblema della credulità delle masse, osteggiato da ecclesiastici e da atei razionali. Si sostiene, con evidenze scientifiche che qualora un’influenza degli astri fosse possibile, i segni zodiacali dovrebbero essere non dodici ma tredici. Dovrebbero avere durate diverse dalla esatta frazione di anno che oggi hanno. La loro durata viene calcolata in considerazione della permanenza del sole nella costellazione di riferimento. Si ricordi a proposito l’effetto della precessione degli equinozi, con una ciclicità di 26.000 anni le costellazioni ruotano cambiando la loro posizione nel cielo.

Allora perché.

Le arti divinatorie sono antiche quanto le religioni naturali, lo zodiaco in particolare, risale agli antichi babilonesi (2000 A.C.) ma nacque come calendario astronomico, venne codificato così come lo conosciamo da Tolomeo nel II° secolo D.C. al quale dobbiamo tra l’altro gli attuali nomi delle costellazioni.
Nella sua duplice veste ha quindi rappresentato da un lato, l’universalità del genere umano, distinto solo per nascita e non per censo o razza.
Tutti gli uomini sono perciò rappresentati nel tempio con le loro diversità e singolarità.
Quale simbologia migliore per la tolleranza del trinomio massonico.
D’altro canto, la sua funzione di scansione delle stagioni e dei cicli solari, in un tempo in cui il calendario stesso era una sapienza iniziatica, rappresentano il fluire dei cicli naturali.
Allora, quel cammino di ricerca e crescita che troviamo nel V.I.T.R.I.O.L. del gabinetto di riflessione, qui è allegoricamente rappresentato dalle fasi della natura, l’intero ciclo parte con la morte del seme per la nascita del nuovo individuo che cresce cercando la luce fino alla fine per generare con il proprio deperimento l’inizio di un nuovo ciclo.

Alla fine del 1600, quando si gettavano le basi moderne della nostra istituzione, con il superamento del modello tolemaico - aristotelico, e mancando la terra, immobile al centro dell’universo, venivano meno i supporti filosofici e astronomici della astrologia. Perciò in epoca illuministica così come oggi, l’astrologia è sia calcolo che simbolo più che cosmologia.

In ultimo, i livelli di lettura dei segni si moltiplicano, abbiamo visto il ciclo della natura, ma i segni si dividono anche in gruppi, acqua aria terra e fuoco così come i quattro viaggi dell’apprendista durante la sua nascita come Libero Muratore attraverso acqua aria e fuoco nel tempio che lo elevano rispetto alla materialità della terra da cui proviene rappresentato nel gabinetto di riflessione. Quindi divengono oltre che universalità della natura umana, summa della natura nei suoi cicli e nella sua essenza materiale.

Un ultima considerazione riguarda la posizione dei simboli.
Il tempio è virtualmente diviso in zone di luce e tenebra separate dall’asse ovest-est dal P.S. al M.V.
Il sole simbolicamente sorge ad oriente, ruota intorno al tempio in senso orario attraverso il meridione per tramontare ad occidente.
Analogamente su base annua, si possono fissare ad oriente ed occidente gli equinozi in quanto punti di perfetto equilibrio tra giorno e notte. Per simmetria ed in considerazione delle posizioni reciproche di sole e terra, si può porre a settentrione il solstizio d’estate ed a meridione il suo alterego invernale.
Detto ciò, la rotazione dei segni zodiacali è questa volta in senso antiorario con l’ariete che inizia nell’equinozio di primavera ad oriente il 21 marzo. E’ poco utile in questa sede riproporre le date e le posizioni senza un supporto grafico ma pare essere questa la spiegazione della disposizione.

Confesso qui un mio disagio finora, per la presenza di un simbolo con una eccessiva valenza divinatoria e irrazionale. Ad una superficiale analisi poteva stridere con quella ricerca del Vero che contraddistingue i nostri Lavori, quasi una falla in un costrutto esoterico perfetto, che, ad ogni successiva lettura riserva nuovi aspetti sempre coerenti con la ricerca priva di costrizioni dogmatiche.
Viceversa, anche questa volta, la lettura del simbolo, che spero sia corretta, riserva una spiegazione con almeno quattro livelli di interpretazione.

Nulla merita di essere trascurato.


Ho detto.